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Novembre – Gli antibiotici: 3 consigli per i nostri pazienti

#1 Assumere antibiotici unicamente su prescrizione medica

Gli antibiotici permettono di combattere i batteri all’origine di numerose malattie infettive. Dall’invenzione della penicillina nel 1928, sono state sviluppate nuove molecole in grado di reagire con efficacia ai diversi tipi di batteri, salvando così decine di milioni di vite umane. Gli antibiotici possono avere un’azione battericida, uccidendo direttamente il microrganismo responsabile dell’infezione, oppure un’azione batteriostatica, volta ad arrestarne la crescita.

Sono invece inefficaci, quindi non indicati, per sconfiggere altri tipi di microorganismi quali virus e funghi. Inoltre, come molti altri farmaci, gli antibiotici possono causare effetti collaterali, in particolare reazioni allergiche. La decisione di sottoporre un paziente ad una terapia antibiotica, così come la scelta del farmaco e della sua posologia, spettano esclusivamente al medico, che spesso ricorre al supporto di analisi biologiche.

È quindi molto importante rispettare le seguenti raccomandazioni:

  • Non prendere un antibiotico prescritto in occasione di un trattamento precedente anche se i sintomi sembrano uguali
  • Non condividere mai il farmaco con altre persone.
    La cura antibiotica è un trattamento individuale la cui applicazione deve essere sempre preceduta da una visita medica.
  • Riportare in farmacia le confezioni aperte e non conservare gli antibiotici per future evenienze “fai da te”. Anche smaltire questi farmaci come comuni rifiuti domestici o disperderli nell’ambiente è dannoso per noi e per l’intero ecosistema.

Al termine di uno specifico trattamento, se il consiglio #2 è stato scrupolosamente osservato, la quantità di antibiotico non utilizzato dovrebbe essere molto limitata. In ogni caso, il vostro farmacista è sempre a disposizione per consigliarvi. 

#2 Attenersi scrupolosamente alla posologia e alla durata del trattamento

L’efficacia dell’antibiotico dipende molto dalla nostra condotta durante la terapia. È importante che ci atteniamo sempre alle indicazioni del nostro medico e a quelle del nostro farmacista, impegnandoci al massimo nella puntualità e nell’organizzazione dei nostri trattamenti.

Quando ci viene prescritto un antibiotico, è quindi fondamentale:

  • Attenerci scrupolosamente alla posologia e alla durata del trattamento.
    Anche qualora ci sentissimo meglio dopo pochi giorni, non dobbiamo per nessun motivo interrompere la cura prima di averla portata a termine.
    Il rischio, infatti, è quello di vedere il batterio – indebolito a sufficienza da non causare più sintomi ma non ancora completamente debellato – riprendere a moltiplicarsi provocando una ricaduta.

Non dimentichiamoci mai alcuna assunzione.   
Come tanti altri farmaci, gli antibiotici hanno un’efficacia limitata nel tempo dopo l’assunzione e il rispetto della posologia è essenziale per garantirne l’efficacia. Ognuno di noi troverà il metodo giusto per ricordarsi ogni dose giornaliera: dalla crocetta sull’agenda all’allarme sull’Apple Watch 😉

In caso di dubbio o di effetti collaterali, il nostro medico e il nostro farmacista restano a disposizione per rispondere ad ogni nostro dubbio o domanda.

#3 Ognuno di noi può giocare un ruolo nella lotta contro la resistenza agli antibiotici

Nel corso degli anni, i batteri reagiscono alla diffusione degli antibiotici sviluppando mutazioni genetiche ed adattamenti biochimici che permettono loro di sopravvivere all’azione di un numero crescente di molecole antibiotiche. Il fenomeno rappresenta una delle maggiori preoccupazioni nel campo della salute pubblica.

Dal 2014, in Svizzera esiste un sistema di sorveglianza regionale e rispettivamente nazionale dedito alla ricerca sulla resistenza agli antibiotici ed allo studio del loro impiego nella medicina umana. Si chiama Anresis e, da tre anni a questa parte, viene direttamente finanziato dall’Ufficio Federale della Sanità Pubblica (UFSP), oltre a collaborare attivamente con l’Università di Berna.

È chiaro che l’utilizzo di antibiotici ha un impatto diretto sullo sviluppo di organismi resistenti. Un consumo responsabile delle cure antibiotiche, attenendosi sempre alle raccomandazioni precedenti, contribuisce a contenere questo fenomeno. Come in tanti altri ambiti, un comportamento responsabile è doveroso in primo luogo per noi stessi ma anche per chi ci circonda e soprattutto per le future generazioni, così che gli antibiotici continuino a salvare milioni e milioni di vite umane ancora per molti anni.

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